DIARIO DEL SOLDATO BRUNO CELESTINO, item 45
Transcription
Transcription history
-
che si andava facendo se non parlava prima
e se non si fermava, ma lui che già se
lo aspettava prendente si fero ed à voluto
a dirmi chi era il quale non lo credevano
un prigioniero serbo come siera dato, invece
era una sia Belga che operava e a
voluto farmi vedere le sue carte che erano
firmate dal Generale Diaz il quale non
non lavevano mai sentito nominare
dissi che gli Austriaci erano andati
via, di stare attenti che cera ancora
qualche pattuglia in giro, di stare in guardia
allora non si aveva più paura, il tredicesimo
giorno, siamo usiti da quella cantina si
sembrava tanta nostri bianchi sporchi, allora
siamo andati al danubio a lavarci e lavare
la biancheria e mentre si era li che aspettavano
che assiugasse la biancheria si vedeva una barcha che veniva
incontro, ma non si badava arrivati li dove si
era un sergente austriaco impugno la rivoltella
e a fatto segno di andare in barcha allora si
siamo azzuppati vicino e uno di noi il nostro
capo mi fatto segno di montare sopra ma
appena a voltato locchio si fù come un
Description
Save description- 45.5845001||9.274448500000062||||1
Monza
Location(s)
Story location Monza
- ID
- 10659 / 256831
- Contributor
- GIUSEPPE BRUNO
Login to edit the languages
- Italiano
Login to edit the fronts
- Italian Front
Login to add keywords
Login to leave a note