Diario di guerra di Biagio Peretti, item 4
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indifferenti, a pochi chilometri dalla cima.
La notte gelida, illune ma scintillante di stelle, é magnifica.
Il mulo ci culla col suo ambio morbido e veloce. A tratti, dei lampi
rompono l'oscurità trasparente: cannonate lontane, che le batterie
annidate nei campi e tra i filari, scagliano di là del fiume,
verso il nemico. Lontano davanti a noi, le candide parabole dei
razzi luminosi svelano la linea del fiume.
Dopo un altro lungo tratto di strada svoltiamo a destra, in
una strada campestre, fiancheggiata da un camminamento.
Siamo giunti. L'argine della Piave intaglia davanti a noi
sul cielo stellato il suo fermo profilo rettilineo.
Si distinguono lassù le teste delle sentinelle che passeggiano
sulle banchine ricavate nell'argine. Non una voce.
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indifferenti, a pochi chilometri dalla cima.
La notte gelida, illune ma scintillante di stelle, é magnifica.
Il mulo ci culla col suo ambio morbido e veloce. A tratti, dei lampi
rompono l'oscurità trasparente: cannonate lontane, che le batterie
annidate nei campi e tra i filari, scagliano di là del fiume,
verso il nemico. Lontano davanti a noi, le candide parabole dei
razzi luminosi svelano la linea del fiume.
Dopo un altro lungo tratto di strada svoltiamo a destra, in
una strada campestre, fiancheggiata da un camminamento.
Siamo giunti. L'argine della Piave intaglia davanti a noi
sul cielo stellato il suo fermo profilo rettilineo.
Si distinguono lassù le teste delle sentinelle che passeggiano
sulle banchine ricavate nell'argine. Non una voce.
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- 5918 / 249036
- Contributor
- Roberto Ferrari
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