L'Ospedale chirurgico mobile "Città di Milano" al Campo

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spappolamento di un tratto rilevante della sostanza cerebrale e una lace-

razione del seno longitudinale con forte emorragia intra ed extra-durale.

Tutte queste lesioni erano state determinate da una scheggia della lamina 

vitrea distaccatasi e dispostasi quasi perpendicolarmente rispetto alla tan-

gente del cranio.

     Noto di passaggio che tanto in questo quanto in un altro caso di le-

sione del seno longitudunale ci riusci facile frenare l'emorragia col semplice 

tmponamento.

   Dei 28 interventi, 3 vennero praticati tardivamente, per essere i feriti 

pervenuti al nostro Ospedale dopo cari giorni di sosta ad una Sezione di 

sanita, quando gia esistevano dei processi di encefalite, in due casi a ca-

rattere gangrenoso-putrido, nel terzo con una enorme ernia cerebrale ed

ascessi multipli interstiziali. Degli altri 25 operati 15 sono tuttora in vita, 

parte completamente guariti, parte bene avviati a guarigione.

    E a tutti nota la gravita bella prognosi delle ferite d' arma da fuoco 

al capo, e la percentuale di individui da noi guariti appare piu che sod-

disfacente, se si tien conto che si trattava in ogni caso di ferite gravi con 

lesioni profonde della sostanza cerebrale.

    Se io confronto i caratteri delle lesioni al capo asservate in questo 

periodo con quelle che ho avuto occasione di curare, presso una Sezione

di Sanita, in principio della nostra entrata in campagna, quando non era

ancora generalizzato l'uso dell'elmetto presso le truppe di prima linea,

trovo da notare, con una certa maraviglia, la quasi scomparsa di certe 

ferite da pallottole di shrapnell, le quali penetravano generalmente nel

cranio e si fermavano a ridosso della dura madre, avendo esaurita la loro

forza viva nella perforazione della parete ossea, cosicche ne derivavano

dei fenomeni di focolaio per compressione circoscritta e si avevano dei casi 

clinici che offrivano i piu brillanti successi operatorii.

    Questa constatazione che, presa superficialmente, sembrerebbe deporre

per una maggiore gravita delle ferite che si verificano oggi al capo, costi-

tuisce invece, a mio avviso, una prova dell'efficacia protettrice del casco 

oggi in uso. La scomparsa o quasi delle ferite benigne per pallottole di 

shrapnell, le quali rappresentavano una cospicua percentuale tra le lesioni 

craniche che a me giungevano l'anno scorso, deve dipendere dal fatto che 

questi proiettili sono generalmente arrestati dall'elmetto, e l'apparente

maggior numero di lesioni gravi cerebrari deve far pensare che a 

questi feriti, qualora la violenza del proiettile non fosse stata attenuata

dalla resistenza del casco o dalla deviazione da questo provocata, sa-

rebbero toccate lesioni cosi gravi per cui avrebbero lasciato la cita sul

campo.

      Naturalmente, per la sua limitata resistenza, l'elmetto non puo pre-

tendere ad una protezione efficace contro proiettili animati da enorme 

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spappolamento di un tratto rilevante della sostanza cerebrale e una lace-

razione del seno longitudinale con forte emorragia intra ed extra-durale.

Tutte queste lesioni erano state determinate da una scheggia della lamina 

vitrea distaccatasi e dispostasi quasi perpendicolarmente rispetto alla tan-

gente del cranio.

     Noto di passaggio che tanto in questo quanto in un altro caso di le-

sione del seno longitudunale ci riusci facile frenare l'emorragia col semplice 

tmponamento.

   Dei 28 interventi, 3 vennero praticati tardivamente, per essere i feriti 

pervenuti al nostro Ospedale dopo cari giorni di sosta ad una Sezione di 

sanita, quando gia esistevano dei processi di encefalite, in due casi a ca-

rattere gangrenoso-putrido, nel terzo con una enorme ernia cerebrale ed

ascessi multipli interstiziali. Degli altri 25 operati 15 sono tuttora in vita, 

parte completamente guariti, parte bene avviati a guarigione.

    E a tutti nota la gravita bella prognosi delle ferite d' arma da fuoco 

al capo, e la percentuale di individui da noi guariti appare piu che sod-

disfacente, se si tien conto che si trattava in ogni caso di ferite gravi con 

lesioni profonde della sostanza cerebrale.

    Se io confronto i caratteri delle lesioni al capo asservate in questo 

periodo con quelle che ho avuto occasione di curare, presso una Sezione

di Sanita, in principio della nostra entrata in campagna, quando non era

ancora generalizzato l'uso dell'elmetto presso le truppe di prima linea,

trovo da notare, con una certa maraviglia, la quasi scomparsa di certe 

ferite da pallottole di shrapnell, le quali penetravano generalmente nel

cranio e si fermavano a ridosso della dura madre, avendo esaurita la loro

forza viva nella perforazione della parete ossea, cosicche ne derivavano

dei fenomeni di focolaio per compressione circoscritta e si avevano dei casi 

clinici che offrivano i piu brillanti successi operatorii.

    Questa constatazione che, presa superficialmente, sembrerebbe deporre

per una maggiore gravita delle ferite che si verificano oggi al capo, costi-

tuisce invece, a mio avviso, una prova dell'efficacia protettrice del casco 

oggi in uso. La scomparsa o quasi delle ferite benigne per pallottole di 

shrapnell, le quali rappresentavano una cospicua percentuale tra le lesioni 

craniche che a me giungevano l'anno scorso, deve dipendere dal fatto che 

questi proiettili sono generalmente arrestati dall'elmetto, e l'apparente

maggior numero di lesioni gravi cerebrari deve far pensare che a 

questi feriti, qualora la violenza del proiettile non fosse stata attenuata

dalla resistenza del casco o dalla deviazione da questo provocata, sa-

rebbero toccate lesioni cosi gravi per cui avrebbero lasciato la cita sul

campo.

      Naturalmente, per la sua limitata resistenza, l'elmetto non puo pre-

tendere ad una protezione efficace contro proiettili animati da enorme 


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  • May 18, 2018 08:49:22 Νικόλαος Παππάς

    spappolamento di un tratto rilevante della sostanza cerebrale e una lace-

    razione del seno longitudinale con forte emorragia intra ed extra-durale.

    Tutte queste lesioni erano state determinate da una scheggia della lamina 

    vitrea distaccatasi e dispostasi quasi perpendicolarmente rispetto alla tan-

    gente del cranio.

         Noto di passaggio che tanto in questo quanto in un altro caso di le-

    sione del seno longitudunale ci riusci facile frenare l'emorragia col semplice 

    tmponamento.

       Dei 28 interventi, 3 vennero praticati tardivamente, per essere i feriti 

    pervenuti al nostro Ospedale dopo cari giorni di sosta ad una Sezione di 

    sanita, quando gia esistevano dei processi di encefalite, in due casi a ca-

    rattere gangrenoso-putrido, nel terzo con una enorme ernia cerebrale ed

    ascessi multipli interstiziali. Degli altri 25 operati 15 sono tuttora in vita, 

    parte completamente guariti, parte bene avviati a guarigione.

        E a tutti nota la gravita bella prognosi delle ferite d' arma da fuoco 

    al capo, e la percentuale di individui da noi guariti appare piu che sod-

    disfacente, se si tien conto che si trattava in ogni caso di ferite gravi con 

    lesioni profonde della sostanza cerebrale.

        Se io confronto i caratteri delle lesioni al capo asservate in questo 

    periodo con quelle che ho avuto occasione di curare, presso una Sezione

    di Sanita, in principio della nostra entrata in campagna, quando non era

    ancora generalizzato l'uso dell'elmetto presso le truppe di prima linea,

    trovo da notare, con una certa maraviglia, la quasi scomparsa di certe 

    ferite da pallottole di shrapnell, le quali penetravano generalmente nel

    cranio e si fermavano a ridosso della dura madre, avendo esaurita la loro

    forza viva nella perforazione della parete ossea, cosicche ne derivavano

    dei fenomeni di focolaio per compressione circoscritta e si avevano dei casi 

    clinici che offrivano i piu brillanti successi operatorii.

        Questa constatazione che, presa superficialmente, sembrerebbe deporre

    per una maggiore gravita delle ferite che si verificano oggi al capo, costi-

    tuisce invece, a mio avviso, una prova dell'efficacia protettrice del casco 

    oggi in uso. La scomparsa o quasi delle ferite benigne per pallottole di 

    shrapnell, le quali rappresentavano una cospicua percentuale tra le lesioni 

    craniche che a me giungevano l'anno scorso, deve dipendere dal fatto che 

    questi proiettili sono generalmente arrestati dall'elmetto, e l'apparente

    maggior numero di lesioni gravi cerebrari deve far pensare che a 

    questi feriti, qualora la violenza del proiettile non fosse stata attenuata

    dalla resistenza del casco o dalla deviazione da questo provocata, sa-

    rebbero toccate lesioni cosi gravi per cui avrebbero lasciato la cita sul

    campo.

          Naturalmente, per la sua limitata resistenza, l'elmetto non puo pre-

    tendere ad una protezione efficace contro proiettili animati da enorme 

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  • 45.939226192833104||13.635796585302728||

    Gorizia zona di guerra

  • 45.4586629||9.1989948||

    Ospedale Maggiore di Milano

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  • Story location Ospedale Maggiore di Milano
  • Document location Gorizia zona di guerra
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5749 / 64790
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http://europeana1914-1918.eu/...
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Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
License
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


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