Lettere di Enrico Burich a Giuseppe Lombardo Radice, item 28
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perita di mandare alla fronte anche uomini che sono
stati, per motivi politici, internati fin dal principio della
guerra. - Il Bottazzi in quella sua inchiesta non ha fatto
che rilevare delle piccinerie e meschinità, dei piccoli
abusi. Soltanto, infine, quando accenna di aver trovato
insieme disertori e prigionieri, ungheresi e serbi, rivela
una cosa veramente enorme. Ma a questo nessuno ha
badato. Si tratterebbe di far propaganda tra questi pri-
gionieri, di far conoscere l'Italia, il cuore nostro; e
non far vedere loro invece ciò che hanno spesso occasione
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perita di mandare alla fronte anche uomini che sono
stati, per motivi politici, internati fin dal principio della
guerra. - Il Rattazzi in quella sua inchiesta non ha fatto
che rilevare delle piccinerie e meschinità, dei piccoli
abusi. Soltanto, infine, quando accenna di aver trovato
insieme disertori e prigionieri, ungheresi e serbi, rivela
una cosa veramente enorme. Ma a questo nessuno ha
badato. Si tratterebbe di far propaganda tra questi pri-
gionieri, di far conoscere l'Italia, il cuore nostro; e
non far vedere loro invece ciò che hanno spesso occasione
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perita di mandare alla fronte anche uomini che sono
stati, per motivi politici, internati fin dal principio della
guerra. - Il Rattazzi in quella sua inchiesta non ha fatto
che rilevare delle piccinerie e meschinità, dei piccoli
abusi. Soltanto, infine, quando accenna di aver trovato
insieme disertori e prigionieri, ungheresi e serbi, rivela
una cosa veramente enorme. Ma a questo nessuno ha
badato. Si tratterebbe di far propaganda tra questi pri-
gionieri, di far conoscere l'Italia, il cuore nostro; e
non far vedere loro invece ciò che hanno spesso occasione
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perita di mandare alla fronte anche uomini che sono
stati, per motivi politici, internati fin dal principio della
guerra. - Il Rattazzi in quella sua inchiesta non ha fatto
che rilevare delle piccinerie e meschinità, dei piccoli
abusi. Soltanto, infine, quando accenna di aver trovato
insieme disertori e prigionieri, ungheresi e serbi, rivela
una cosa veramente enorme. Ma a questo nessuno ha
badato. Si tratterebbe di far propaganda tra questi pri-
gionieri, di far conoscere l'Italia, il cuore nostro; e
non far vedere loro invece ciò che hanno spesso occasione
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perita di mandare alla fronte anche uomini che sono
stati, per motivi politici, internati fin dal principio della
guerra. - Il Rattazzi in questa sua inchiesta non ha fatto
che rilevare delle piccinerie e meschinità, dei piccoli
abusi. Soltanto, infine, quando accenna di aver trovato
insieme disertori e prigionieri, ungheresi e serbi, rivela
una cosa veramente enorme. Ma a questo nessuno ha
badato. Si tratterebbe di far propaganda tra questi pri-
gionieri, di far conoscere l'Italia, il cuore nostro; e
non far vedere loro invece ciò che hanno spesso occasione
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- 21728 / 256378
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- Museo Storico della Didattica Mauro Laeng
October 16, 1916 – October 16, 1916
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