Lettere del V° Corpo di Armata, Comando del Genio alla famiglia del capitano Oscar Melchiori, item 1
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V CORPO D'ARMATA Zona di guerra 7 Ottobre 1917
COMANDO DEL GENIO
AI GENITORI DEL COMPIANTO CAPITANO MELCHIORI
Già per il prescritto tramite dell'Autorità Comunale dei codesta Città io ho soddisfatto al doloroso compito di partecipar Loro la grave sciagura che, cagionando la morte del Loro diletto Oscar, ha strappato alla famiglia un figlio devoto,all'Esercito un soldato valoroso, ed alla Patria un distinto cittadino: già per lo stesso tramite io ho espresso Loro con brevi parole, quali erano consentite dalla specie dell'annuncio e dallo smarrimento improvviso dell'animo, le vivissime condoglianze di questo Comando e degli Ufficiale e delle Truppe da esso dipendenti.
Ma ciò nonostante sento ora il bisogno di giungere direttamente al Loro cuore angosciato, non con un Elogio convenzionale di Chi non è più; ma colla vibrazione sincera dell'anima che ha sentito staccarsi, colla tragica dipartita dell'ottimo Capitano Oscar, un lembo di se medesima.
Io non posso dimenticare che qui, donde scrivo, nell'intimità di un ritrovo famigliare, or sono alcuni mesi, io ho constatato colla più schietta compiacenza i profondi vincoli d'affetto che legavano il povero Oscar alla sua buona Mamma, alle sue gentili Sorelle. Io non posso dimenticare che un altro figlio Loro, forte e buono come Oscar, come lui votato alla difesa perenne della Patria, dal mare, per la cui libertà egli guerreggiava, più non è ritornato, forse per restarne eterno custode.
Conosco dunque la particolare affezione che stringeva l'uno all'altro in codesta famiglia; conosco altresì di quali lacrime grondi il primo sacrificio compiuto: e per tale consapevolezza più forte che mai si ripercuote in me lo strazio dei Loro cuori per la nuova sventura.
Ma la bellezza Eroica della morte, con cui si è chiusa l'esistenza preziosa del Loro diletto Oscar e l'unanime rimpianto che essa ha suscitato siano di profondo conforto al Loro dolore!
Ma più che tutto lenisca la loro angoscia la certezza che il caro Estinto rivivrà nel culto riconoscente della Patria.
Egli è caduto da valoroso nelle viscere tenebrose della roccia e di improvviso dall'oscurità della sua tomba è balzato nella luce della gloria!
A Lui, il cuore me lo dice, sarà dato certamente il segno tangibile con cui si distinguono gli Eroi!
Quel giorno io esulterò, come colui che per il primo, pur tra l'orrore della morte, ha raccolto e segnalato un nobilissimo esempio di virtù militare e di coscienza del dovere!
Con devot. affez. C. D'Havet
Colonnello Brigadiere
P.S.- Invio in plico a parte alcune copie delle parole che nel giorno in cui vennero rese solenni onoranze al povero Capitano furono pronunziate dal Tenente Generale Giustetti Comm. Umberto, Comandante del Genio d'Armata e da me.
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V CORPO D'ARMATA Zona di guerra 7 Ottobre 1917
COMANDO DEL GENIO
AI GENITORI DEL COMPIANTO CAPITANO MELCHIORI
Già per il prescritto tramite dell'Autorità Comunale dei codesta Città io ho soddisfatto al doloroso compito di partecipar Loro la grave sciagura che, cagionando la morte del Loro diletto Oscar, ha strappato alla famiglia un figlio devoto,all'Esercito un soldato valoroso, ed alla Patria un distinto cittadino: già per lo stesso tramite io ho espresso Loro con brevi parole, quali erano consentite dalla specie dell'annuncio e dallo smarrimento improvviso dell'animo, le vivissime condoglianze di questo Comando e degli Ufficiale e delle Truppe da esso dipendenti.
Ma ciò nonostante sento ora il bisogno di giungere direttamente al Loro cuore angosciato, non con un Elogio convenzionale di Chi non è più; ma colla vibrazione sincera dell'anima che ha sentito staccarsi, colla tragica dipartita dell'ottimo Capitano Oscar, un lembo di se medesima.
Io non posso dimenticare che qui, donde scrivo, nell'intimità di un ritrovo famigliare, or sono alcuni mesi, io ho constatato colla più schietta compiacenza i profondi vincoli d'affetto che legavano il povero Oscar alla sua buona Mamma, alle sue gentili Sorelle. Io non posso dimenticare che un altro figlio Loro, forte e buono come Oscar, come lui votato alla difesa perenne della Patria, dal mare, per la cui libertà egli guerreggiava, più non è ritornato, forse per restarne eterno custode.
Conosco dunque la particolare affezione che stringeva l'uno all'altro in codesta famiglia; conosco altresì di quali lacrime grondi il primo sacrificio compiuto: e per tale consapevolezza più forte che mai si ripercuote in me lo strazio dei Loro cuori per la nuova sventura.
Ma la bellezza Eroica della morte, con cui si è chiusa l'esistenza preziosa del Loro diletto Oscar e l'unanime rimpianto che essa ha suscitato siano di profondo conforto al Loro dolore!
Ma più che tutto lenisca la loro angoscia la certezza che il caro Estinto rivivrà nel culto riconoscente della Patria.
Egli è caduto da valoroso nelle viscere tenebrose della roccia e di improvviso dall'oscurità della sua tomba è balzato nella luce della gloria!
A Lui, il cuore me lo dice, sarà dato certamente il segno tangibile con cui si distinguono gli Eroi!
Quel giorno io esulterò, come colui che per il primo, pur tra l'orrore della morte, ha raccolto e segnalato un nobilissimo esempio di virtù militare e di coscienza del dovere!
Con devot. affez. C. D'Havet
Colonnello Brigadiere
P.S.- Invio in plico a parte alcune copie delle parole che nel giorno in cui vennero rese solenni onoranze al povero Capitano furono pronunziate dal Tenente Generale Giustetti Comm. Umberto, Comandante del Genio d'Armata e da me.
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V CORPO D'ARMATA Zona di guerra 7 Ottobre 1917
COMANDO DEL GENIO
AI GENITORI DEL COMPIANTO CAPITANO MELCHIORI
Già per il prescritto tramite dell'Autorità Comunale dei codesta Città io ho soddisfatto al doloroso compito di partecipar Loro la grave sciagura che, cagionando la morte del Loro diletto Oscar, ha strappato alla famiglia un figlio devoto,all'Esercito un soldato valoroso, ed alla Patria un distinto cittadino: già per lo stesso tramite io ho espresso Loro con brevi parole, quali erano consentite dalla specie dell'annuncio e dallo smarrimento improvviso dell'animo, le vivissime condoglianze di questo Comando e degli Ufficiale e delle Truppe da esso dipendenti.
Ma ciò nonostante sento ora il bisogno di giungere direttamente al Loro cuore angosciato, non con un Elogio convenzionale di Chi non è più; ma colla vibrazione sincera dell'anima che ha sentito staccarsi, colla tragica dipartita dell'ottimo Capitano Oscar, un lembo di se medesima.
Io non posso dimenticare che qui, donde scrivo, nell'intimità di un ritrovo famigliare, or sono alcuni mesi, io ho constatato colla più schietta compiacenza i profondi vincoli d'affetto che legavano il povero Oscar alla sua buona Mamma, alle sue gentili Sorelle. Io non posso dimenticare che un altro figlio Loro, forte e buono come Oscar, come lui votato alla difesa perenne della Patria, dal mare, per la cui libertà egli guerreggiava, più non è ritornato, forse per restarne eterno custode.
Conosco dunque la particolare affezione che stringeva l'uno all'altro in codesta famiglia; conosco altresì di quali lacrime grondi il primo sacrificio compiuto: e per tale consapevolezza più forte che mai si ripercuote in me lo strazio dei Loro cuori per la nuova sventura.
Ma la bellezza Eroica della morte, con cui si è chiusa l'esistenza preziosa del Loro diletto Oscar e l'unanime rimpianto che essa ha suscitato siano di profondo conforto al Loro dolore!
Ma più che tutto lenisca la loro angoscia la certezza che il caro Estinto rivivrà nel culto riconoscente della Patria.
Egli è caduto da valoroso nelle viscere tenebrose della roccia e di improvviso dall'oscurità della sua tomba è balzato nella luce della gloria!
A Lui, il cuore me lo dice, sarà dato certamente il segno tangibile con cui si distinguono gli Eroi!
Quel giorno io esulterò, come colui che per il primo, pur tra l'orrore della morte, ha raccolto e segnalato un nobilissimo esempio di virtù militare e di coscienza del dovere!
Con devot. affez. C. D'Havet
Colonnello Brigadiere
P.S.- Invio in plico a parte alcune copie delle parole che nel giorno in cui vennero rese solenni onoranze al povero Capitano furono pronunziate dal Tenente Generale Giustetti Comm. Umberto, Comandante del Genio d'Armata e da me.
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V CORPO D'ARMATA Zona di guerra 7 Ottobre 1917
COMANDO DEL GENIO
AI GENITORI DEL COMPIANTO CAPITANO MELCHIORI
Già per il prescritto tramite dell'Autorità Comunale dei codesta Città io ho soddisfatto al doloroso compito di partecipar Loro la grave sciagura che, cagionando la morte del Loro diletto Oscar, ha strappato alla famiglia un figlio devoto,all'Esercito un soldato valoroso, ed alla Patria un distinto cittadino: già per lo stesso tramite io ho espresso Loro con brevi parole, quali erano consentite dalla specie dell'annuncio e dallo smarrimento improvviso dell'animo, le vivissime condoglianze di questo Comando e degli Ufficiale e delle Truppe da esso dipendenti.
Ma ciò nonostante sento ora il bisogno di giungere direttamente al Loro cuore angosciato, non con un Elogio convenzionale di Chi non è più; ma colla vibrazione sincera dell'anima che ha sentito staccarsi, colla tragica dipartita dell'ottimo Capitano Oscar, un lembo di se medesima.
Io non posso dimenticare che qui, donde scrivo, nell'intimità di un ritrovo famigliare, or sono alcuni mesi, io ho constatato colla più schietta compiacenza i profondi vincoli d'affetto che legavano il povero Oscar alla sua buona Mamma, alle sue gentili Sorelle. Io non posso dimenticare che un altro figlio Loro, forte e buono come Oscar, come lui votato alla difesa perenne della Patria, dal mare, per la cui libertà egli guerreggiava, più non è ritornato, forse per restarne eterno custode.
Conosco dunque la particolare affezione che stringeva l'uno all'altro in codesta famiglia; conosco altresì di quali lacrime grondi il primo sacrificio compiuto: e per tale consapevolezza più forte che mai si ripercuote in me lo strazio dei Loro cuori per la nuova sventura.
Ma la bellezza Eroica della morte, con cui si è chiusa l'esistenza preziosa del Loro diletto Oscar e l'unanime rimpianto che essa ha suscitato siano di profondo conforto al Loro dolore!
Ma più che tutto lenisca la loro angoscia la certezza che il caro Estinto rivivrà nel culto riconoscente della Patria.
Egli è caduto da valoroso nelle viscere tenebrose della roccia e di improvviso dall'oscurità della sua tomba è balzato nella luce della gloria!
A Lui, il cuore me lo dice, sarà dato certamente il segno tangibile con cui si distinguono gli Eroi!
Quel giorno io esulterò, come colui che per il primo, pur tra l'orrore della morte, ha raccolto e segnalato un nobilissimo esempio di virtù militare e di coscienza del dovere!
Con devot. affez. C. D'Havet
Colonnello Brigadiere
P.S.- Invio in plico a parte alcune copie delle parole che nel giorno in cui vennero rese solenni onoranze al povero Capitano furono pronunziate dal Tenente Generale Giustetti Comm. Umberto, Comandante del Genio d'Armata e da me.
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V CORPO D'ARMATA Zona di guerra 7 Ottobre 1917
COMANDO DEL GENIO
AI GENITORI DEL COMPIANTO CAPITANO MELCHIORI
Giù per il prescritto tramite dell'Autorità Comunale dei codesta Città io ho soddisfatto al doloroso compito di partecipar Loro la grave sciagura che, cagionando la morte del Loro diletto Oscar, ha strappato alla famiglia un figlio devoto,all'Esercito un soldato valoroso, ed alla Patria un distinto cittadino: già per lo stesso tramite io ho espresso Loro con brevi parole, quali erano consentite dalla specie dell'annuncio e dallo smarrimento improvviso dell'animo, le vivissime condoglianze di questo Comando e degli Ufficiale e delle Truppe da esso dipendenti.
Ma ciò nonostante sento ora il bisogno di giungere direttamente al Loro cuore angosciato, non con un Elogio convenzionale di Chi non è più; ma colla vibrazione sincera dell'anima che ha sentito staccarsi, colla tragica dipartita dell'ottimo Capitano Oscar, un lembo di se medesima.
Io non posso dimenticare che qui, donde scrivo, nell'intimità di un ritrovo famigliare, or sono alcuni mesi, io ho constatato colla più schietta compiacenza i profondi vincoli d'affetto che legavano il povero Oscar alla sua buona Mamma, alle sue gentili Sorelle. Io non posso dimenticare che un altro figlio Loro, forte e buono come Oscar, come lui votato alla difesa perenne della Patria, dal mare, per la cui libertà egli guerreggiava, più non è ritornato, forse per restarne eterno custode.
Conosco dunque la particolare affezione che stringeva l'uno all'altro in codesta famiglia; conosco altresì di quali lacrime grondi il primo sacrificio compiuto: e per tale consapevolezza più forte che mai si ripercuote in me lo strazio dei Loro cuori per la nuova sventura.
Ma la bellezza Eroica della morte, con cui si è chiusa l'esistenza preziosa del Loro diletto Oscar e l'unanime rimpianto che essa ha suscitato siano di profondo conforto al Loro dolore!
Ma più che tutto lenisca la loro angoscia la certezza che il caro Estinto rivivrà nel culto riconoscente della Patria.
Egli è caduto da valoroso nelle viscere tenebrose della roccia e di improvviso dall'oscurità della sua tomba è balzato nella luce della gloria!
A Lui, il cuore me lo dice, sarà dato certamente il segno tangibile con cui si distinguono gli Eroi!
Quel giorno io esulterò, come colui che per il primo, pur tra l'orrore della morte, ha raccolto e segnalato un nobilissimo esempio di virtù militare e di coscienza del dovere!
Con devot. affez. C. D'Havet
Colonnello Brigadiere
P.S.- Invio in plico a parte alcune copie delle parole che nel giorno in cui vennero rese solenni onoranze al povero Capitano furono pronunziate dal Tenente Generale Giustetti Comm. Umberto, Comandante del Genio d'Armata e da me.
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Monte Pasubio
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- 21721 / 256074
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- Polo Museale della Campania
October 7, 1917
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