Lettere dello zio Giulio Feroggio, item 18

Edit transcription:
...
Transcription saved
Enhance your transcribing experience by using full-screen mode

Transcription

You have to be logged in to transcribe. Please login or register and click the pencil-button again

testo su due colonne
colonna di sinistra
in piccole brande poste una sopra l'altra
come nei bastimenti. Appena scesi dai
camions fummo ricevuti da areoplani
nemici che non poterono lanciar bombe
perché ricacciati dalle nostre artiglierie
antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
del corpo d'Armata a visitare il nostro
fronte. Con me venne un comandante
di reparto ed un capitano. Andai sul
Debeli vrh dove un generale mi spiegò le
posizioni delle linee nemiche, quindi passando
da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
sulla famosissima quota pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
colonna di destra
scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
salii sulla 208, assistei ad un furioso
bombardamento austriaco, di 240 su nostre
posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
ma di corsa perché ero completamente
allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
di palette, di shrapnel e di proiettili.
Quando potei inforcare la mia bicicletta
e correre a Selz cominciai respirare.
Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
Un frastuono continuo, scoppi e colpi
da ogni parte, ululato di proiettili in
arrivo, miagolio di shrapnel fischio
di pallottole, rumor di piccozze e di pale
e di perforatrici e tutto ciò fra una calma
serena di soldati intenti al lavoro della
Transcription saved
testo su due colonne
colonna di sinistra
in piccole brande poste una sopra l'altra
come nei bastimenti. Appena scesi dai
camions fummo ricevuti da areoplani
nemici che non poterono lanciar bombe
perché ricacciati dalle nostre artiglierie
antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
del corpo d'Armata a visitare il nostro
fronte. Con me venne un comandante
di reparto ed un capitano. Andai sul
Debeli vrh dove un generale mi spiegò le
posizioni delle linee nemiche, quindi passando
da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
sulla famosissima quota pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
colonna di destra
scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
salii sulla 208, assistei ad un furioso
bombardamento austriaco, di 240 su nostre
posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
ma di corsa perché ero completamente
allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
di palette, di shrapnel e di proiettili.
Quando potei inforcare la mia bicicletta
e correre a Selz cominciai respirare.
Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
Un frastuono continuo, scoppi e colpi
da ogni parte, ululato di proiettili in
arrivo, miagolio di shrapnel fischio
di pallottole, rumor di piccozze e di pale
e di perforatrici e tutto ciò fra una calma
serena di soldati intenti al lavoro della

Transcription history
  • November 28, 2018 10:43:10 Susanna Ralaimaroavomanana
    testo su due colonne
    colonna di sinistra
    in piccole brande poste una sopra l'altra
    come nei bastimenti. Appena scesi dai
    camions fummo ricevuti da areoplani
    nemici che non poterono lanciar bombe
    perché ricacciati dalle nostre artiglierie
    antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
    Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
    del corpo d'Armata a visitare il nostro
    fronte. Con me venne un comandante
    di reparto ed un capitano. Andai sul
    Debeli vrh dove un generale mi spiegò le
    posizioni delle linee nemiche, quindi passando
    da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
    sulla famosissima quota pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
    colonna di destra
    scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
    salii sulla 208, assistei ad un furioso
    bombardamento austriaco, di 240 su nostre
    posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
    ma di corsa perché ero completamente
    allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
    la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
    di palette, di shrapnel e di proiettili.
    Quando potei inforcare la mia bicicletta
    e correre a Selz cominciai respirare.
    Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
    Un frastuono continuo, scoppi e colpi
    da ogni parte, ululato di proiettili in
    arrivo, miagolio di shrapnel fischio
    di pallottole, rumor di piccozze e di pale
    e di perforatrici e tutto ciò fra una calma
    serena di soldati intenti al lavoro della

  • November 28, 2018 10:43:03 Susanna Ralaimaroavomanana
    testo su due colonne
    colonna di sinistra
    in piccole brande poste una sopra l'altra
    come nei bastimenti. Appena scesi dai
    camions fummo ricevuti da areoplani
    nemici che non poterono lanciar bombe
    perché ricacciati dalle nostre artiglierie
    antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
    Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
    del corpo d'Armata a visitare il nostro
    fronte. Con me venne un comandante
    di reparto ed un capitano. Andai sul
    Debeli vrh dove un generale mi spiegò le
    posizioni delle linee nemiche, quindi passando
    da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
    sulla famosissima quoita pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
    colonna di destra
    scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
    salii sulla 208, assistei ad un furioso
    bombardamento austriaco, di 240 su nostre
    posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
    ma di corsa perché ero completamente
    allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
    la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
    di palette, di shrapnel e di proiettili.
    Quando potei inforcare la mia bicicletta
    e correre a Selz cominciai respirare.
    Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
    Un frastuono continuo, scoppi e colpi
    da ogni parte, ululato di proiettili in
    arrivo, miagolio di shrapnel fischio
    di pallottole, rumor di piccozze e di pale
    e di perforatrici e tutto ciò fra una calma
    serena di soldati intenti al lavoro della

  • November 28, 2018 09:27:39 Susanna Ralaimaroavomanana
    testo su due colonne
    colonna di sinistra
    in piccole brande poste una sopra l'altra
    come nei bastimenti. Appena scesi dai
    camions fummo ricevuti da areoplani
    nemici che non poterono lanciar bombe
    perché ricacciati dalle nostre artiglierie
    antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
    Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
    del corpo d'Armata a visitare il nostro
    fronte. Con me venne un comandante
    di reparto ed un capitano. Andai sul
    Debeli UKR dove un generale mi spiegò le
    posizioni delle linee nemiche, quindi passando
    da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
    sulla famosissima quoita pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
    colonna di destra
    scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
    salii sulla 208, assistei ad un furioso
    bombardamento austriaco, di 240 su nostre
    posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
    ma di corsa perché ero completamente
    allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
    la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
    di palette, di shrapnel e di proiettili.
    Quando potei inforcare la mia bicicletta
    e correre a Selz cominciai respirare.
    Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
    Un frastuono continuo, scoppi e colpi
    da ogni parte, ululato di proiettili in
    arrivo, miagolio di shrapnel fischio
    di pallottole, rumor di piccozze e di pale
    e di perforatrici e tutto ciò fra una calma
    serena di soldati intenti al lavoro della

  • November 28, 2018 09:27:25 Susanna Ralaimaroavomanana
    testo su due colonne
    colonna di sinistra
    in piccole brande poste una sopra l'altra
    come nei bastimenti. Appena scesi dai
    camions fummo ricevuti da areoplani
    nemici che non poterono lanciar bombe
    perché ricacciati dalle nostre artiglierie
    antiaree. Non abbiamo però altro pericolo.
    Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante
    del corpo d'Armata a visitare il nostro
    fronte. Con me venne un comandante
    di reparto ed un capitano. Andai sul
    Debeli UKR dove un generale mi spiegò le
    posizioni delle linee nemiche, quindi passando
    da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai
    sulla famosissima quoita pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca
    colonna di destra
    scoppiò ad una ventina di metri di distanza,
    salii sulla 208, assistei ad un furioso
    bombardamento austriaco, di 240 su nostre
    posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò
    ma di corsa perché ero completamente
    allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto
    la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli,
    di palette, di shrapnel e di proiettili.
    Quando potei inforcare la mia bicicletta
    e correre a Selz cominciai respirare.
    Ora ho un'idea di ciò che è il fronte.
    Un frastuono continuo, scoppi e colpi
    da ogni parte, ululato di proiettili in
    arrivo, miagolio di shrapnel fischio
    di pallottole, rumor di piccozze e di pale
    e di perforatrici e tutto ciò fra una calma serena di soldati intenti al lavoro della

  • November 28, 2018 06:33:29 Susanna Ralaimaroavomanana
    in piccole brande poste una sopra l'altra come nei bastimenti. Appena scesi dai camions fummo ricevuti da areoplani nemici che non poterono lanciar bombe perché ricacciati dalle nostre artiglierie antiaree. Non abbiamo però altro pericolo. Ieri sera un altro aeroplano, lanciò alcune bombe chenon fecero però alcun danno. Sabato scorso fui mandato dal comandante del corpo d'Armata a visitare il nostro fronte. Con me venne un comandante di reparto ed un capitano. Andai sul Debeli UKU dove un generale mi spiegò le posizioni delle linee nemiche, quindi passando da trincea a trincea, da camminamento a camminamento andai sulla famosissima quoita pelata, sul Bosco Triangolare e sul cappuccio, passai a quota 144 dove una bombarda austriaca scoppiò ad una ventina di metri di distanza, salii sulla 208, assistei ad un furioso bombardamento austriaco, di 240 su nostre posizioni. Girai attorno al lago di Doberdò ma di corsa perché ero completamente allo scoperto e non troppo distante dalle linee nemiche. Mi spersi e per mezz'ora abbondante risalii sempre allo scoperto la collina del Debeli, cosparsa di bozzoli, di palette, di srapnel e di proiettili.
    Quando potei inforcare la mia bicicletta e correre a Selscominciai respirare. Ora ho un'idea di ciò che è il fronte. Un frastuono continuo, scoppi e colpi da ogni parte, ululato di proiettili in arrivo, miagolio di shrapnel fischi di pallottole, rumor di piccozze e di perforatrici e tutto ciò fra una calma serena di soldati intenti al lavoro della

Description

Save description
  • 45.8442585||13.641383899999937||

    Castagnevizza (Carso)

    ||1
Location(s)
  • Story location Castagnevizza (Carso)
Login and add location


ID
12713 / 257616
Source
http://europeana1914-1918.eu/...
Contributor
Giovanni Feroggio
License
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


December 4, 1916 – December 4, 1916
Login to edit the languages
  • Italiano

Login to edit the fronts
  • Italian Front

Login to add keywords

Login and add links

Notes and questions

Login to leave a note