DIARIO DEL SOLDATO BRUNO CELESTINO, item 23

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e finalmente siamo arrivati a trento,

lì ci anno fatto smontare e ci anno condotto

in un serraglio di reticolati e per tutto

il giorno, e tutta la notte non se ne

parlava che da mangiare, e nessuno poteva

uscire ne parlare, allora non potendo più

reggermi in piedi dovette a sedermi vicino

a un palo, e piangendo dalla disperazione e

della fame, e avendo fatto il piano di morire

dalla disperazione, quando a dun tratto mi

sento a chiamare per nome, alzo gli occhi e

 vendo uno più anziano di mè, gli domandai

chi era che non lo conoscevo, mi disse non mi

conosci più son Edoardo quello che si lavorava 

assieme da borgese, allora il cuore si

aperse e le ò detto non ò più la forsa di

reggermi impiedi fammi il favore va prendere

una gavetta d'acqua, allora mi porta quell'

acqua la bevo, e poi mi aiuta a alzarmi

e poi le oh detto Edoardo adesso che mi

sento un'idea ò morire da una fucillata

òh prendere dalle polenta quando passano

di giù, allora in compagnia sua mi

mise tra i reticolati e quando passavano

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e finalmente siamo arrivati a trento,

lì ci anno fatto smontare e ci anno condotto

in un serraglio di reticolati e per tutto

il giorno, e tutta la notte non se ne

parlava che da mangiare, e nessuno poteva

uscire ne parlare, allora non potendo più

reggermi in piedi dovette a sedermi vicino

a un palo, e piangendo dalla disperazione e

della fame, e avendo fatto il piano di morire

dalla disperazione, quando a dun tratto mi

sento a chiamare per nome, alzo gli occhi e

 vendo uno più anziano di mè, gli domandai

chi era che non lo conoscevo, mi disse non mi

conosci più son Edoardo quello che si lavorava 

assieme da borgese, allora il cuore si

aperse e le ò detto non ò più la forsa di

reggermi impiedi fammi il favore va prendere

una gavetta d'acqua, allora mi porta quell'

acqua la bevo, e poi mi aiuta a alzarmi

e poi le oh detto Edoardo adesso che mi

sento un'idea ò morire da una fucillata

òh prendere dalle polenta quando passano

di giù, allora in compagnia sua mi

mise tra i reticolati e quando passavano


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  • November 2, 2018 20:34:31 Sara Fresi

    e finalmente siamo arrivati a trento,

    lì ci anno fatto smontare e ci anno condotto

    in un serraglio di reticolati e per tutto

    il giorno, e tutta la notte non se ne

    parlava che da mangiare, e nessuno poteva

    uscire ne parlare, allora non potendo più

    reggermi in piedi dovette a sedermi vicino

    a un palo, e piangendo dalla disperazione e

    della fame, e avendo fatto il piano di morire

    dalla disperazione, quando a dun tratto mi

    sento a chiamare per nome, alzo gli occhi e

     vendo uno più anziano di mè, gli domandai

    chi era che non lo conoscevo, mi disse non mi

    conosci più son Edoardo quello che si lavorava 

    assieme da borgese, allora il cuore si

    aperse e le ò detto non ò più la forsa di

    reggermi impiedi fammi il favore va prendere

    una gavetta d'acqua, allora mi porta quell'

    acqua la bevo, e poi mi aiuta a alzarmi

    e poi le oh detto Edoardo adesso che mi

    sento un'idea ò morire da una fucillata

    òh prendere dalle polenta quando passano

    di giù, allora in compagnia sua mi

    mise tra i reticolati e quando passavano

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    Monza

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10659 / 256809
Source
http://europeana1914-1918.eu/...
Contributor
GIUSEPPE BRUNO
License
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


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