Diario di guerra di Biagio Peretti, item 8
Transcription
Transcription history
-
La villa ha un magnifico parco di pini enormi e secolari.
A me, che non ho mai visto la guerra, questo pare uno scherzo.
Il muro di cinta della villa, è bucato da feritoie. Ai piedi
corre un camminamento in cui vi sono i ricoveri che
deve occupare la mia sezione. Al di là del muro corre
la linea di resistenza, proprio sull'orlo della scarpata.
La linea d'osservazione è una cinquantina di metri avanti,
sul greto del fiume. Il mio predecessore mi dà le consegne,
qualche consiglio pratico, ed una buona stretta di mano.
Io, dopo messa a posto la sezione, trovo un cantuccio in
una casetta blindata sul ciglio della sponda. C'è una
rete metallica da letto e perfino un materasso di lana!
21.- Il tempo è coperto. Verso le 8, un velivolo tedesco che
volava alto ha segnalato ai suoi l'animazione insolita
nel parco e nella villa, in causa dei soldati nuovi del posto.
Subito due colpi di medio calibro sono giunti: uno è caduto
sul tetto della villa, svegliando ineducatamente l'ufficiale zappatore,
l'altro ha scavato nel cortile un imbuto ammirabile per regolarità.
L'avviso è stato sufficiente, ed il fante s'è squagliato subito.
Mentre lavoravo stanotte, ai camminamenti, mi è giunto l'abbaiare
d'un cane dall'altra riva. Almeno lui non capisce niente,
ho pensato!
22 - Pioggia e neve. Tranquillità. Lavoro notturno.
23. - Ho lasciato la casetta blindata, troppo fuori mano. Ho fatto
pavimentare e finire un ricovero al cento della mia sezione,
Description
Save descriptionLocation(s)
- ID
- 5918 / 249040
- Contributor
- Roberto Ferrari
Login to edit the languages
- Italiano
Login to edit the fronts
- Italian Front
Login to add keywords
Login to leave a note