L'Ospedale chirurgico mobile "Città di Milano" al Campo
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forza viva, come queli di fucile sparati a poca distanza o scheggie di gra-
nata in vicinanza del punto di scoppio.
Grande affinita con quelo belle ferite al capo ha il trattamento delle
ferite della colonna vertebrale con interessamento del midollo. Anche qui,
come per il capo, si tratta della perforazione di una parete ossea e di le-
sioni di una parte delicatissima del sistema nervoso centrale ; e anche qui
non puo esistere dubbio sulla opportunita di rimuovere al piu presto, con
un atto operativo, le possibili cause di compressione del midollo (proiettile,
scheggie osse affondate, raccolte emorragiche nel canale vertebrale), com-
pressione il cui danno sulla sostanza nervosa e in ragione diretta della sua
durata.
E poiche clinicamente non e spesso possibile distinguere con sicurezza
una lesione distruttiva trasversale del midollo da una semplice compres-
sione, ne viene di conseguenza che l' intervento deve essere generalizzato
a quasi tutti i casi.
Sopra 28 casi osservati, in 25 esisteva la sintomatologia classica delle
lesioni complete del midollo e 15 di essi vennero operati di laminectomia;
nei rimanenti 10 l'intervento risultava controindicato dallo stato grave del
paziente, in rapporto con una lesione alta, oppure con una complicanza
polmonare; 3 casi nei quali la lesione si presentava a tipo radicolare mi-
gliorarono spontaneamente.
Cinque volte riuscimmo ad estrarre il proiettile situato a contatto o
nel contesto del midollo, e in un caso, eccezionalmente favorevole, ci fu
dato di togliere una pallottola di shrapnell situata nello speco vertebrale
sulla linea mediana, a ridosso della syperficie posteriore del midollo che
comprimeva semplicemente senza aver leso neppure la dura madre.
In un caso la compressione risulto determinata da un ematoma intra-
rachideo e da frammenti ossei offondati a livello della 11a-12a dorsale ;
questo individuo che presentava paralisi degli arti inferiori, paralisi della
vescica e del retto, ora, dopo diciotto giorni dall'operazione, compie gia
estesi movimenti della coscia, ha incominciato a orinare spontaneamente,
e tutto lascia a sperare che il miglioramento continuera fino alla guari-
gione completa.
Per ovviare alla diminuita solidita della colonna vertebrale, usiamo
applicare sistematicamente agli operati un lettino gessato, di riposo, che
viene confezionato prima dell'atto operativo modellandolo direttamente sul
dorso del paziente dopo avere disposto questo in posizione prona, sopra
una speciale tavola di legno portante un largo foro per l'introduzione della
faccia (fig. 2). In questo lettino, imbottito all'interno, viene, dopo l'opera-
zione, collocato il paziente (fig.3). Si ha cosi il vantaggio di eliminare i
soliti punti di grande compressione per decubito dorsale prolungato (perche
tutte le parti del dorso si appoggiano sull'apparecchio) e di poter rimuo-
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Ospedale Maggiore di Milano
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- Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
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