Lettere dello zio Giulio Feroggio, item 11

Edit transcription:
...
Transcription saved
Enhance your transcribing experience by using full-screen mode

Transcription

You have to be logged in to transcribe. Please login or register and click the pencil-button again

testo su due colonne

colonna di sinistra

ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

in trincea, ma si ricordano solo quelle

passate con la famiglia e si soffre immensamente

di non saper nulla di loro.

Tanto per darvi uni idea della vita che si

trascorre in questo paese vi descrivero' come

passo una giornata. Mi alzo al mattino

alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

senza vetri) rimango per un'orettq

imbacuccato nella mia mantellina a

passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

fa un freddo cane, vado in camera mia

ma poiché nella mia camera non ci sono

mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

da tre giorni, nevica o piove, per strada

colonna di destra

quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo

una famiglia di contadini occupa la

nostra tavola, vi sono vecchi donne e

bambini in quantità; qui disturbo, vado allorq

in cerca di una stalla per scaldarmi

e per stare tranquillo. Il tabaccaio che

tiene pure qualche bottiglia di brandy, vino;

cognqc ecc è assai lontano e poi, una

botteguccia che più di quattro non si

puo' stare. Mi domanderai cosa fanno

i miei colleghi, fanno come me, si annoiano.

Alle 11 si pranza in una cucina

piena di fumo. Gli occhi incominciano a lagrimare,

ma l'allegria fa dimenticare ogni

disagio. Alle una; tempo permettendolo, si

parte con uo,ini e muli alla volta

di qualche prato e sino alle 4 vi si fanno esercitazioni.

Alle 4 1/2 rancio pei soldati e

per noi incomincia la noia. Fino alle

7 si gira, si sbadiglia, si scrive, si legge

Transcription saved

testo su due colonne

colonna di sinistra

ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

in trincea, ma si ricordano solo quelle

passate con la famiglia e si soffre immensamente

di non saper nulla di loro.

Tanto per darvi uni idea della vita che si

trascorre in questo paese vi descrivero' come

passo una giornata. Mi alzo al mattino

alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

senza vetri) rimango per un'orettq

imbacuccato nella mia mantellina a

passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

fa un freddo cane, vado in camera mia

ma poiché nella mia camera non ci sono

mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

da tre giorni, nevica o piove, per strada

colonna di destra

quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo

una famiglia di contadini occupa la

nostra tavola, vi sono vecchi donne e

bambini in quantità; qui disturbo, vado allorq

in cerca di una stalla per scaldarmi

e per stare tranquillo. Il tabaccaio che

tiene pure qualche bottiglia di brandy, vino;

cognqc ecc è assai lontano e poi, una

botteguccia che più di quattro non si

puo' stare. Mi domanderai cosa fanno

i miei colleghi, fanno come me, si annoiano.

Alle 11 si pranza in una cucina

piena di fumo. Gli occhi incominciano a lagrimare,

ma l'allegria fa dimenticare ogni

disagio. Alle una; tempo permettendolo, si

parte con uo,ini e muli alla volta

di qualche prato e sino alle 4 vi si fanno esercitazioni.

Alle 4 1/2 rancio pei soldati e

per noi incomincia la noia. Fino alle

7 si gira, si sbadiglia, si scrive, si legge


Transcription history
  • November 27, 2018 17:43:49 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

    Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

    caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

    fa un freddo cane, vado in camera mia

    ma poiché nella mia camera non ci sono

    mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

    da tre giorni, nevica o piove, per strada

    colonna di destra

    quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

    lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo

    una famiglia di contadini occupa la

    nostra tavola, vi sono vecchi donne e

    bambini in quantità; qui disturbo, vado allorq

    in cerca di una stalla per scaldarmi

    e per stare tranquillo. Il tabaccaio che

    tiene pure qualche bottiglia di brandy, vino;

    cognqc ecc è assai lontano e poi, una

    botteguccia che più di quattro non si

    puo' stare. Mi domanderai cosa fanno

    i miei colleghi, fanno come me, si annoiano.

    Alle 11 si pranza in una cucina

    piena di fumo. Gli occhi incominciano a lagrimare,

    ma l'allegria fa dimenticare ogni

    disagio. Alle una; tempo permettendolo, si

    parte con uo,ini e muli alla volta

    di qualche prato e sino alle 4 vi si fanno esercitazioni.

    Alle 4 1/2 rancio pei soldati e

    per noi incomincia la noia. Fino alle

    7 si gira, si sbadiglia, si scrive, si legge


  • November 27, 2018 17:42:02 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

    Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

    caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

    fa un freddo cane, vado in camera mia

    ma poiché nella mia camera non ci sono

    mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

    da tre giorni, nevica o piove, per strada

    colonna di destra

    quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

    lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo

    una famiglia di contadini occupa la

    nostra tavola, vi sono vecchi donne e

    bambini in quantità; qui disturbo, vado allorq

    in cerca di una stalla per scaldarmi

    e per stare tranquillo. Il tabaccaio che

    tiene pure qualche bottiglia di brandy, vino;

    cognqc ecc è assai lontano e poi, una

    botteguccia che più di quattro non si

    puo' stare. Mi domanderai cosa fanno

    i miei colleghi, fanno come me, si annoiano.

    Alle 11 si pranza in una cucina

    piena di fumo. Gli occhi incominciano a lagrimare,

    ma l'allegria fa dimenticare ogni

    disagio.


  • November 27, 2018 17:40:58 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

    Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

    caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

    fa un freddo cane, vado in camera mia

    ma poiché nella mia camera non ci sono

    mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

    da tre giorni, nevica o piove, per strada

    colonna di destra

    quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

    lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo

    una famiglia di contadini occupa la

    nostra tavola, vi sono vecchi donne e

    bambini in quantità; qui disturbo, vado allorq

    in cerca di una stalla per scaldarmi

    e per stare tranquillo. Il tabaccaio che

    tiene pure qualche bottiglia di brandy, vino;

    cognqc ecc è assai lontano e poi, una

    botteguccia che più di quattro non si

    puo' stare. Mi domanderai cosa fanno

    i miei colleghi, fanno come me


  • November 27, 2018 17:37:58 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

    Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

    caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

    fa un freddo cane, vado in camera mia

    ma poiché nella mia camera non ci sono

    mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

    da tre giorni, nevica o piove, per strada

    colonna di destra

    quindi non conviene stare. Mi dirigo verso

    lamensa. Poichè non è l'ora del nostro aggiunto in interlinea pranzo


  • November 27, 2018 17:36:38 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.

    Alle 9 1/2 distribuzione del rancio. Siccome in

    caserma non avrei nulla da fare, e per gunta

    fa un freddo cane, vado in camera mia

    ma poiché nella mia camera non ci sono

    mobili, ed il freddo mi ha seguito, esco, ma

    da tre giorni, nevica o piove, per strada


  • November 27, 2018 17:34:07 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chiassili e per conseguenza,

    senza vetri) rimango per un'orettq

    imbacuccato nella mia mantellina a

    passeggiare, ascoltando (o assistendo co,e è meglio

    dire) alla istruzione tenuta dai sergenti.


  • November 27, 2018 17:29:26 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi

    vado in caserma (Un granaio a modo tetto con

    un'infinità di finestre senza chia


  • November 27, 2018 17:28:31 Susanna Ralaimaroavomanana

    testo su due colonne

    colonna di sinistra

    ore sono eterni, e senza qualche è peggio, avere

    notizie dei nostri cari. Stando tutto il giorno

    in ozio, non si pensa alle giornate che trascorreremo

    in trincea, ma si ricordano solo quelle

    passate con la famiglia e si soffre immensamente

    di non saper nulla di loro.

    Tanto per darvi uni idea della vita che si

    trascorre in questo paese vi descrivero' come

    passo una giornata. Mi alzo al mattino

    alle otto, mezz'ora dopo vado a far colazione

    nella sala (per modo di dire) della mensa, quindi


Description

Save description
  • 45.8442585||13.641383899999937||

    Castagnevizza (Carso)

    ||1
Location(s)
  • Story location Castagnevizza (Carso)
Login and add location


ID
12713 / 257609
Source
http://europeana1914-1918.eu/...
Contributor
Giovanni Feroggio
License
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


November 19, 1916 – November 19, 1916
Login to edit the languages

Login to edit the fronts
  • Italian Front

Login to add keywords

Login and add links

Notes and questions

Login to leave a note