DIARIO DEL SOLDATO BRUNO CELESTINO, item 28

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da campo e la cavalleria si avanzava da destra

ora da sinistra, da ogni parte di più la fame

girava attorno, e per tutto il viaggio, soffersi fame

e dalla stanchezza non nè potevo più, alla 

mattina appena giorno ci anno dato la svelia,

poi una tazza di caffe e poi al lavoro, a

mezzogiorno ci davano un mescolo di orzo

con un quarto di pagnotta e poi via al

lavoro, passato una quindicina in quella maniera 

poi ci anno trasportati più vicino al lavoro 

ma per il mangiare, sempre in peggio

a mezzogiorno, il caffè alla sera con un quarto di

pane e bisognava lavorare altrimenti legnate.

Passato quasi tutto il mese di luoghi tra la mane

e gli stenti, non cera verso di rimediare ero

stanco dalla fame, e dal lavoro, e mi ricordavo

che si avvicinava la festa del mio paese nativo

mi ricordavo di tanta roba che si mangiava e

invece dovetti passare il venerdì con un quarto

di pagnotta, e caffè alla sera, ed il sabato 

per pagà mi condannarono due ore di palo

per essermi trattenuto dieci minuti di più

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da campo e la cavalleria si avanzava da destra

ora da sinistra, da ogni parte di più la fame

girava attorno, e per tutto il viaggio, soffersi fame

e dalla stanchezza non nè potevo più, alla 

mattina appena giorno ci anno dato la svelia,

poi una tazza di caffe e poi al lavoro, a

mezzogiorno ci davano un mescolo di orzo

con un quarto di pagnotta e poi via al

lavoro, passato una quindicina in quella maniera 

poi ci anno trasportati più vicino al lavoro 

ma per il mangiare, sempre in peggio

a mezzogiorno, il caffè alla sera con un quarto di

pane e bisognava lavorare altrimenti legnate.

Passato quasi tutto il mese di luoghi tra la mane

e gli stenti, non cera verso di rimediare ero

stanco dalla fame, e dal lavoro, e mi ricordavo

che si avvicinava la festa del mio paese nativo

mi ricordavo di tanta roba che si mangiava e

invece dovetti passare il venerdì con un quarto

di pagnotta, e caffè alla sera, ed il sabato 

per pagà mi condannarono due ore di palo

per essermi trattenuto dieci minuti di più


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  • November 2, 2018 21:21:00 Sara Fresi

    da campo e la cavalleria si avanzava da destra

    ora da sinistra, da ogni parte di più la fame

    girava attorno, e per tutto il viaggio, soffersi fame

    e dalla stanchezza non nè potevo più, alla 

    mattina appena giorno ci anno dato la svelia,

    poi una tazza di caffe e poi al lavoro, a

    mezzogiorno ci davano un mescolo di orzo

    con un quarto di pagnotta e poi via al

    lavoro, passato una quindicina in quella maniera 

    poi ci anno trasportati più vicino al lavoro 

    ma per il mangiare, sempre in peggio

    a mezzogiorno, il caffè alla sera con un quarto di

    pane e bisognava lavorare altrimenti legnate.

    Passato quasi tutto il mese di luoghi tra la mane

    e gli stenti, non cera verso di rimediare ero

    stanco dalla fame, e dal lavoro, e mi ricordavo

    che si avvicinava la festa del mio paese nativo

    mi ricordavo di tanta roba che si mangiava e

    invece dovetti passare il venerdì con un quarto

    di pagnotta, e caffè alla sera, ed il sabato 

    per pagà mi condannarono due ore di palo

    per essermi trattenuto dieci minuti di più

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  • 45.5845001||9.274448500000062||

    Monza

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ID
10659 / 256814
Source
http://europeana1914-1918.eu/...
Contributor
GIUSEPPE BRUNO
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http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


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