DIARIO DEL SOLDATO BRUNO CELESTINO, item 27
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sue dopo mezzogiorno e abbiamo viaggiato
il giorno e tutta la notte, alla mattina siamo
giunti a una stazione, e ci anno dato un pò
di caffe e poi via sul treno, e sie viaggiato
cinque giorni, e cinque notti e da mangiare
sempre al solito una fetta di pane e un muscolo
di fagioli, o di orso, e sempre avanti e
non si sapeva dove si andava finire.
Finalmente siamo giunti a una stagione al
confine della polonia russa, in questi 5 giorni
di viaggio neò veduto di tutti i colori di pers
che non feci pens è a vedere la capitale
ospedali bruciati case diroccate malati bruciati
sul letto insomma non si puo immaginare
e non si puo credere se uno non vede.
arrivati in quel paese del confine della polonia
si vedeva qualche borgese li ò domandato
come si chiamava e mi anno detto che si
chiamava Mancià appena arrivati dalla
stazione ci anno condotto in una baracca
col tetto di paglia e si vedeva le stelle
da dormire per letto al solito sempre
in terra col tiro da tenda, e la coperta
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Monza
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Story location Monza
- ID
- 10659 / 256813
- Contributor
- GIUSEPPE BRUNO
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