DIARIO DEL SOLDATO BRUNO CELESTINO, item 40
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nervate ma si siamo scusati perche cera ci
cimici e allora ci anno perdonato, verso
sera pero ci anno messo un prigioniero serbo
il quale si contemplava sulla sua persona
e ci chiamava al suo letto e invocava la sua
moglie e ai suoi piccini faceva compassione
ma si capiva chera agli ultimi momenti
della sua vita, difatti dopo mezzora e
spirato, e abbiamo domandato all'infermiere
che lo portassero via ma non ne à voluto
sapere per quella notte sie passata in una
compagnia alla mattina sono poi venuti
in due hanno preso e hanno portato al camposanto
allora ci siamo messi daccordo tutti e due
per uscire, io non faceva male da una parte
e il mio amico aveva la febbre collesina
allora daccordo tutti e due cè passato il
medico a parlare francese e li abbiamo detto
che mi mandasse in compagnia che noialtri
non eravamo più malati, allora mi disse
che per quattro giorni ci toccava ancora star
lì, e allora abbiamo cominciato a pensarci
sopra il mangiare che mi davano non mi
andava nè uno nè l'altro perche cera, una
piccola ragione
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Monza
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Story location Monza
- ID
- 10659 / 256826
- Contributor
- GIUSEPPE BRUNO
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