L'Ospedale chirurgico mobile "Città di Milano" al Campo

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o 10 ore, ma piu di frequente dopo 24 e 48 ore, con fenomeni di perito-

nite gia in atto, ed e risaputo che l'elemento piu importante di successo

per questi atti operativi e la rapidita con cui si interviene dopo il feri-

mento. Tanto che alcuni hanno creduto di poter fissare che non si debba

piu operare quando siano trascorse dal ferimento piu di 8 o 10 ore, ter-

mine questo che la nostra esperienza ci consiglia di non accettare come 

massima rigorosa, essendo noi riusciti a salvare individui gia feriti da uno 

o piu giorni, con peritonite in atto.

   Ma di tutte queste questioni secondarie non e qui il luogo di trattare: 

esse varrenno svolte in una prossima pubblicazione. Mi limitero a far notare 

che la percentuale avrebbe potuto essere anche superiore, se da noi si fosse 

fatta una scelta di casi evitando di operare i gravissimi e che piu della 

percentuale deve aver valore il numero globale degli individui salvati 

mentre avevano lesioni tali per cui sarebbero sicuramenti morti.

    La cifra di 25 viventi, di cui 16 sicuramente fuori di repicolo mentre

qualcuno dei 9 lasciati in sospeso si aggiungera ancora ad essi, ci fa guar-

dare con soddisfazione al lavoro compiuto. Si pensi che 3 dei guarinti hanno 

dovuto subire rispettivamente la resezione di 30-50 c,., e oltre un metro 

d'intestino. Abbiano del resto la certezza di conseguire risultati ancora 

migliori, ora che ci e dato di essere piu vicini alla linea del fuoco e di 

avere i feriti piu presto e senza l'inconveniente di un trasporto troppo

lugno e disagiato.

    Nella nostra sede attuale (I), grazie alla intelligente attivita organiz-

zatrice del Direttore dei servizi sanitari, ci troviamo a far parte di un 

centro sanitario che risponde a un indirizzo veramente razionale, che me-

riterebbe di essere altrove imitato. Noi ci troviamo a fianco di una Sezione 

di sanita che provvede allo smistamento dei feriti, cioe invia subito agli

Ospedali retrostanti i feriti comuni e consegna al nostro Ospedale i feriti 

gravi, intrasportabili, con uno speciale riguardo a quelli che hanno bisogno

di interventi operativi o di cure chirurgiche di una certa importanza. In 

immediata vicinanza del nostro, e impiantato un comune Ospedale da 50

letti a cui vengono consegnati i feriti gravi per i quali non e conveniente

il trasporto a maggiore distanza, ma che non hanno bisogno di una grande 

assistenza chirurgica.

     Di un certo interesse sono alcuni appunti di tecnica che la pratica ci 

ha consigliati.

      Dopo le prime laparotomie eseguite con i classici tagli ediano o la-

terale, come usano in maggioranza i chirurghi francesi, ci siamo persuasi 

che queste incisioni non permettono di espolare liberamente tutto l'ambito 

   (I) All'epoca in cui scrivevamo, 1Ospedale, ora iviato nella zona dell'Isonzo, era 

nel Trentino. 

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o 10 ore, ma piu di frequente dopo 24 e 48 ore, con fenomeni di perito-

nite gia in atto, ed e risaputo che l'elemento piu importante di successo

per questi atti operativi e la rapidita con cui si interviene dopo il feri-

mento. Tanto che alcuni hanno creduto di poter fissare che non si debba

piu operare quando siano trascorse dal ferimento piu di 8 o 10 ore, ter-

mine questo che la nostra esperienza ci consiglia di non accettare come 

massima rigorosa, essendo noi riusciti a salvare individui gia feriti da uno 

o piu giorni, con peritonite in atto.

   Ma di tutte queste questioni secondarie non e qui il luogo di trattare: 

esse varrenno svolte in una prossima pubblicazione. Mi limitero a far notare 

che la percentuale avrebbe potuto essere anche superiore, se da noi si fosse 

fatta una scelta di casi evitando di operare i gravissimi e che piu della 

percentuale deve aver valore il numero globale degli individui salvati 

mentre avevano lesioni tali per cui sarebbero sicuramenti morti.

    La cifra di 25 viventi, di cui 16 sicuramente fuori di repicolo mentre

qualcuno dei 9 lasciati in sospeso si aggiungera ancora ad essi, ci fa guar-

dare con soddisfazione al lavoro compiuto. Si pensi che 3 dei guarinti hanno 

dovuto subire rispettivamente la resezione di 30-50 c,., e oltre un metro 

d'intestino. Abbiano del resto la certezza di conseguire risultati ancora 

migliori, ora che ci e dato di essere piu vicini alla linea del fuoco e di 

avere i feriti piu presto e senza l'inconveniente di un trasporto troppo

lugno e disagiato.

    Nella nostra sede attuale (I), grazie alla intelligente attivita organiz-

zatrice del Direttore dei servizi sanitari, ci troviamo a far parte di un 

centro sanitario che risponde a un indirizzo veramente razionale, che me-

riterebbe di essere altrove imitato. Noi ci troviamo a fianco di una Sezione 

di sanita che provvede allo smistamento dei feriti, cioe invia subito agli

Ospedali retrostanti i feriti comuni e consegna al nostro Ospedale i feriti 

gravi, intrasportabili, con uno speciale riguardo a quelli che hanno bisogno

di interventi operativi o di cure chirurgiche di una certa importanza. In 

immediata vicinanza del nostro, e impiantato un comune Ospedale da 50

letti a cui vengono consegnati i feriti gravi per i quali non e conveniente

il trasporto a maggiore distanza, ma che non hanno bisogno di una grande 

assistenza chirurgica.

     Di un certo interesse sono alcuni appunti di tecnica che la pratica ci 

ha consigliati.

      Dopo le prime laparotomie eseguite con i classici tagli ediano o la-

terale, come usano in maggioranza i chirurghi francesi, ci siamo persuasi 

che queste incisioni non permettono di espolare liberamente tutto l'ambito 

   (I) All'epoca in cui scrivevamo, 1Ospedale, ora iviato nella zona dell'Isonzo, era 

nel Trentino. 


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  • May 18, 2018 08:45:32 Νικόλαος Παππάς

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    o 10 ore, ma piu di frequente dopo 24 e 48 ore, con fenomeni di perito-

    nite gia in atto, ed e risaputo che l'elemento piu importante di successo

    per questi atti operativi e la rapidita con cui si interviene dopo il feri-

    mento. Tanto che alcuni hanno creduto di poter fissare che non si debba

    piu operare quando siano trascorse dal ferimento piu di 8 o 10 ore, ter-

    mine questo che la nostra esperienza ci consiglia di non accettare come 

    massima rigorosa, essendo noi riusciti a salvare individui gia feriti da uno 

    o piu giorni, con peritonite in atto.

       Ma di tutte queste questioni secondarie non e qui il luogo di trattare: 

    esse varrenno svolte in una prossima pubblicazione. Mi limitero a far notare 

    che la percentuale avrebbe potuto essere anche superiore, se da noi si fosse 

    fatta una scelta di casi evitando di operare i gravissimi e che piu della 

    percentuale deve aver valore il numero globale degli individui salvati 

    mentre avevano lesioni tali per cui sarebbero sicuramenti morti.

        La cifra di 25 viventi, di cui 16 sicuramente fuori di repicolo mentre

    qualcuno dei 9 lasciati in sospeso si aggiungera ancora ad essi, ci fa guar-

    dare con soddisfazione al lavoro compiuto. Si pensi che 3 dei guarinti hanno 

    dovuto subire rispettivamente la resezione di 30-50 c,., e oltre un metro 

    d'intestino. Abbiano del resto la certezza di conseguire risultati ancora 

    migliori, ora che ci e dato di essere piu vicini alla linea del fuoco e di 

    avere i feriti piu presto e senza l'inconveniente di un trasporto troppo

    lugno e disagiato.

        Nella nostra sede attuale (I), grazie alla intelligente attivita organiz-

    zatrice del Direttore dei servizi sanitari, ci troviamo a far parte di un 

    centro sanitario che risponde a un indirizzo veramente razionale, che me-

    riterebbe di essere altrove imitato. Noi ci troviamo a fianco di una Sezione 

    di sanita che provvede allo smistamento dei feriti, cioe invia subito agli

    Ospedali retrostanti i feriti comuni e consegna al nostro Ospedale i feriti 

    gravi, intrasportabili, con uno speciale riguardo a quelli che hanno bisogno

    di interventi operativi o di cure chirurgiche di una certa importanza. In 

    immediata vicinanza del nostro, e impiantato un comune Ospedale da 50

    letti a cui vengono consegnati i feriti gravi per i quali non e conveniente

    il trasporto a maggiore distanza, ma che non hanno bisogno di una grande 

    assistenza chirurgica.

         Di un certo interesse sono alcuni appunti di tecnica che la pratica ci 

    ha consigliati.

          Dopo le prime laparotomie eseguite con i classici tagli ediano o la-

    terale, come usano in maggioranza i chirurghi francesi, ci siamo persuasi 

    che queste incisioni non permettono di espolare liberamente tutto l'ambito 

       (I) All'epoca in cui scrivevamo, 1Ospedale, ora iviato nella zona dell'Isonzo, era 

    nel Trentino. 


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    Ospedale Maggiore di Milano

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5749 / 64796
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http://europeana1914-1918.eu/...
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Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
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http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/


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